Tecniche di persuasione: come possono tornarci utili e perché

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Ottenere le cose senza doverle chiedere direttamente: è questo il potere che si acquisisce quando si impara a mettere in pratica alcune tecniche di persuasione, utili tanto nel lavoro quanto nella vita privata.

Non si tratta naturalmente di subdola manipolazione: l’arte della persuasione trova le sue radici nella filosofia greca e implica la capacità di infondere certezze e saper spingere gli altri a fidarsi di noi.

Non solo, la comunicazione persuasiva è strettamente connessa con la retorica e la dialettica, in quanto richiede tanto un’ottima padronanza della lingua quanto una grande abilità nell’esporre gli argomenti per dimostrare un assunto.

Apprendere tecniche di persuasione vuol dire saper convincere gli altri del valore delle proprie opinioni e del proprio pensiero, non tanto convincendoli di ciò che è falso, ma riuscendo a dimostrare ciò che è vero con delle argomentazioni.

Comunicazione persuasiva: quali sono le regole fondamentali

Che si tratti di convincere gli amici ad andare a cena in un posto il sabato sera, di chiudere un contratto con un cliente ostico o di convincere i colleghi durante un lavoro di gruppo all’università, la comunicazione persuasiva, se utilizzata a dovere, può essere un’arma molto potente.

L’importante è sempre mettere in atto dei principi molto importanti alla base delle tecniche di persuasione per instaurare una conversazione con il proprio interlocutore:

  • L’empatia prima di tutto: Il famoso pathos teorizzato più di 2000 anni fa, oggi è una componente chiave dei rapporti interpersonali. Essere empatici significa mettersi sullo stesso piano dell’interlocutore per comprendere la sua visione delle cose;
  • Ascoltare attentamente: Essere capaci di ascoltare senza mai interrompere, non è semplice come può sembrare e richiede concentrazione e allenamento. L’ascolto attivo serve a dare sicurezza a chi parla e instaurare fiducia, la mancanza di ascolto genera proprio l’effetto contrario;
  • L’attenzione sempre alta: la mancanza d’attenzione vuol dire comunicazione inefficace. Quando noti un calo d’attenzione da parte del tuo interlocutore, fermati un attimo e poniti queste semplici domande: Il mio discorso è noioso? Ho usato un linguaggio incomprensibile o troppo settoriale?
  • La comunicazione non verbale: Le interazioni non avvengono solo attraverso la parola e l’ascolto. Se una persona non vede coerenza tra quello Chew dici e le tue espressioni facciali o il tuo solo di voce, tenderà ad allontanarsi.

Agenda organizer, lo strumento per migliorare la comunicazione

Migliorare la comunicazione persuasiva così come la comunicazione in generale è un processo tutt’altro che immediato, che richiede impegno e costanza.

Ampliare il lessico è fondamentale per mettere in pratica l’arte della persuasione nonché per migliorare la propria considerazione di se stessi e tenere le redini di una conversazione o di un dibattito.

La tua agenda organizer può essere uno supporto fondamentale in questo processo, sfruttando ad esempio gli spazi bianchi per annotare il significato delle parole che non conosci.

Se il miglioramento della propria dialettica e della comunicazione persuasiva viaggiano di pari passo, monitorando i tuoi progressi e annotando i tuoi risultati, potrai farti guidare meglio in questo percorso di crescita.

Le mappe delle emozioni, le sfere d’influenza, gli spazi dedicati alle proprie riflessioni sono tutti strumenti molto importanti che puoi sfruttare per migliorare nel tempo l’aspetto relazionale della nostra vita, prendendo coscienza di quali sono gli aspetti che ci soddisfano di più e quelli che, invece, non ci soddisfano affatto.

Non attendere oltre, inizia ora il tuo percorso di crescita personale: acquista la tua agenda organizer cliccando QUI.

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