Intraprendere un percorso di crescita personale vuol dire decidere di lavorare su sé stessi, capire cosa non sta funzionando e come migliorare la qualità della propria vita.
È un traguardo che si raggiunge prendendo consapevolezza di sé stessi, dei propri punti di forza e di debolezza. Concentrarsi sui propri limiti è molto importante per comprendere come superarli, senza perdere di vista i propri obiettivi e, sopratutto, senza abbandonarsi all’autocommiserazione.
La crescita personale è un cammino pieno di ostacoli, che richiede una buona dose di tenacia e che molti tendono ad abbandonare dopo poco, se non ad arrendersi in partenza.
L’ostacolo principale è sempre la paura, che agisce come una vera e propria camicia di forza, tenendoci incatenati alla nostra condizione attuale che, nonostante ci stia stretta, ci appare incredibilmente rassicurante perché rappresenta la nostra comfort zone.
Ma quali sono le paure che ostacolano la crescita personale e non ci permettono di andare avanti?
Paura del giudizio degli altri
La paura del giudizio degli altri è connessa ad un bisogno di approvazione e accettazione all’interno di un contesto sociale, ed è una forma d’ansia molto più comune di quanto si pensi.
Imparare a gestirla è importante, in quanto può essere fonte di ulteriori ansie, arrivando a compromettere la nostra sfera relazionale interpersonale.
Chi ne soffre in maniera più acuta, si trova in una condizione limitante poiché sempre più spesso arriverà a rinunciare a fare ciò che vorrebbe, per il timore di un rifiuto o di una disapprovazione altrui.
Se appartieni a questa categoria di persone, prova a fare un esercizio molto semplice: per qualche giorno, tieni traccia di tutte le volte in cui rinunci in partenza a qualcosa che ti piacerebbe fare, e scrivi sulla tua agenda motivazionale perché hai rinunciato e quali sono state le sensazioni provate.
Dopo di che poniti alcune semplici domande: cosa avrebbero pensato gli altri? È valsa davvero la pena privarmi di ciò che volevo per questo?
Paura di cambiare
La comfort zone tende spesso a risucchiarci. Una volta abituati ad uno stile di vita, ad un posto di lavoro, ad un gruppo di persone che frequentiamo abitualmente, stravolgere tutto questo per muoversi verso qualcosa d’ignoto ci paralizza.
La paura di cambiare sortisce proprio quest’effetto paralizzante, ed è dovuta molto spesso al timore di non essere abbastanza in gamba per muoverci in un contesto diverso da quello che conosciamo o di svolgere un lavoro che padroneggiamo da tempo.
In questo caso, dovresti provare con un altro semplice esercizio: ripensa a tutte le volte che hai affrontato cambiamenti importanti nella vita e scrivi una lista in agenda. Ora chiediti: come ti sentivi prima? Come ti sei sentito una volta avvenuto il cambiamento?
Ben presto ti renderai conto che le cose sembrano sempre più difficili viste da fuori e che, una volta preso il via, il cambiamento avviene in maniera estremamente naturale.
Paura di sbagliare
Se ti capita spesso di arrivare a fine giornata stanco e sopraffatto per la mole di pensieri e preoccupazioni e ti sembra di aver fatto un sacco di cose senza concluderne una, è probabile che questa sia la tua paura.
La paura di sbagliare è profondamente connessa alle due di cui sopra. Ma anche qui, è necessario entrare nell’ottica che sbagliare è naturale e che le conseguenze di un errore potrebbero non essere catastrofiche come le immaginiamo.
Quando ci troviamo a dover fare qualcosa che non abbiamo mai fatto, la paura di sbagliare ci condiziona molto, anche nelle valutazioni di quelle che potrebbero essere le conseguenze delle nostre azioni.
Anche in questo caso la tua agenda motivazionale Life Planner può esserti di grande aiuto: mettere per iscritto il problema ed ipotizzare una lista di possibili soluzioni è un ottimo modo per avere una visione analitica e razionale e sicuramente più realistica della portata di una singola azione.